Storia

UNA SFIDA: FARE IMPRESA SOCIALE SUL TERRITORIO

La storia della Cooperativa Sociale Onlus La Fenice ha inizio da qui: dall’iniziativa di un gruppo di persone determinate a sviluppare a livello locale – nell’area della Valle Seriana, in provincia di Bergamo – progetti di promozione umana, sociale e culturale, fornendo un proprio contributo al sistema territoriale del welfare.

ALLE ORIGINI LA DIFFERENZA

La Fenice nasce nel 1989, con un progetto speciale, in quegli anni ancora sperimentale: l’inserimento nella scuola media superiore di studenti con disabilità. Un progetto da cui presto nasceranno nuove e diverse esperienze nell’ambito della gestione di servizi di assistenza a favore di persone con disabilità o in situazioni di disagio.

GLI ANNI ’90

In collaborazione con le diverse istituzioni del territorio, a partire dagli anni Novanta La Fenice dà gradualmente vita ad fitta rete di interventi: dall’Assistenza Domiciliare Minori alla gestione di programmi educativi all’interno di Residenze Sanitarie Assistenziali per Disabili (ne è esempio dal 1993 al 2006, l’attività presso il Centro di Riabilitazione Motoria di Albino, un istituto residenziale della C.R.I dedicato alla disabilità grave e medio-grave), sino all’Assistenza Scolastica Educativa . Nel 1994 prende il via la gestione di due Centri Diurni Disabili (CDD) – allora chiamati C.S.E – siti nei territori di Gandino e Nembro. Il 1995 è l’anno degli investimenti sul fronte dell’ippoterapia: attraverso un’importante ristrutturazione, La Fenice permette allo storico Centro di Riabilitazione Equestre di Torre Boldone Pim pi caalì, in quegli anni a rischio chiusura, di rimettersi in gioco. Nel 1998 ad Albino, nella frazione di Fiobbio nasce Deinos, la prima delle tre Comunità Socio Sanitarie residenziali per persone con disabilità fisica e psichica (CSS) , gestite oggi da Chimera, Cooperativa nata da La Fenice. In questo stesso anno si apre la strada dei servizi educativi per la prima infanzia: dalla collaborazione nella gestione di nidi comunali alla creazione e gestione di Spazi autonomia, gioco e compiti, Centri Ricreativi Estivi, progetti specifici per adolescenti e giovani, sino alla creazione e apertura di nidi di proprietà della Cooperativa stessa: nel 2006 ad Albino nasce La Casa dei Bambini, nel 2008 ad Alzano, Il Guscio.

DAL 2000 NUOVI INVESTIMENTI

Nel 2000 La Fenice fa il suo ingresso nel consorzio provinciale del SOL.CO BERGAMO per poi dar vita in quello stesso anno – in collaborazione con altre quattro Cooperative del territorio della Val Seriana e Val di Scalve –  a IL SOLCO DEL SERIO, spin-off del Sol.Co Bergamo, attivo nella promozione di una cooperazione sociale radicata sul territorio. In questi stessi anni La Fenice rileva la Lottovolante, Cooperativa di tipo B nata all’interno dell’ospedale psichiatrico bergamasco di Borgo Palazzo per individuare spazi di inserimento lavorativo per gli ospiti della struttura. Trasferita ad Albino, la Lottovolante diventa partner de La Fenice, focalizzandosi su progetti occupazionali per persone di fasce deboli. Nel 2004 Chimera dà vita ad una seconda Comunità Socio Sanitaria residenziale per disabili sita a Casale di Albino, Kairos, dedicata ai cosiddetti “casi a cavaliere”, persone che presentano la doppia diagnosi di disabilità organica e di disturbo psichico. Tre anni dopo, nel 2007, nasce la CSS Perani, terza struttura residenziale parte del “mondo” La Fenice-Chimera e dedicata a persone con sindrome autistica.

Il 2007 è anche l’anno del progetto “ex Filati Lastex”,  Financing Project del Comune di Bergamo per ristrutturare la storica palazzina industriale del quartiere di Redona: qui sono previsti un Nido d’infanzia, una Comunità Socio-Sanitaria per persone disabili, due alloggi protetti per persone disabili con maggiori autonomie e uno spazio dedicato all’acquaticità per l’infanzia e la disabilità. La Fenice – in qualità di capofila – e Chimera si aggiudicano il progetto nel 2009, potendo però dare il via ai lavori solo nel 2015, dopo aver risolto numerosi problemi burocratici e amministrativi legati alle diverse amministrazioni che si sono succedute nella città di Bergamo. Tra il 2017 e il 2018 il progetto si concretizza: a settembre 2017 l’apertura del Nido Femì a cui farà seguito, a marzo 2018, l’inaugurazione della nuova Comunità Alloggio Carocarlo.

Oggi La Fenice è tra le più significative realtà del territorio bergamasco impegnate sul fronte di servizi educativi e socio-assistenziali alla persona.  

I PROGETTI CULTURALI

Cultura è terreno di incontro, scambio, ricerca. Un investimento per e sul territorio. Nel 2008 La Fenice acquista il Convento della Ripa, complesso monumentale di notevole pregio architettonico e di grande valore storico sito a Desenzano di Albino. A guidare l’investimento, la volontà di recuperare e riqualificare gli spazi del Convento per ripristinarne la funzione di centro propulsore alla vitalità culturale nel territorio. Gradualmente, nel corso degli anni e attraverso la partecipazione di enti pubblici e privati, il Convento torna a rivivere. Il 2012 segna una tappa fondamentale: nell’ambito di Valseriana: un sistema che fa differenzaun progetto mirato alla valorizzazione turistico culturale del territorio seriano e finanziato dalla Fondazione Cariplo, nasce Diaforà. Uno spazio, un polo d’eccellenza culturale dedicato allo studio del tema della differenza, quella differenza (in greco diaforà) che è l’uomo. Oggi Diaforà è una realtà culturale promotrice – all’interno degli spazi del Convento – di attività di studio, ricerca e formazione sulla differenza, conferenze, seminari, pratiche culturali, mostre artistiche e fotografiche, eventi teatrali e musicali, laboratori.


IN EVIDENZA…

CONSOLIDARE IL PASSATO PER GARANTIRE IL FUTURO:
nel 2019 la conclusione del progetto

Il Convento della Ripa chiude il 2019 con la positiva conclusione del progetto “Consolidare il passato per garantire il futuro”, iniziativa nata dalla collaborazione tra le Cooperative sociali La Fenice, Chimera e Diagramma che insieme hanno partecipato con successo al bando di Fondazione Cariplo “Beni culturali a rischio – Arte e cultura; ottobre 2017”.

Il progetto ha affrontato il tema della conservazione del patrimonio culturale nazionale, operando per contribuire ad evitare che le condizioni di degrado del Convento della Ripa di Desenzano di Albino (BG) divengano critiche. Gli interventi sulle strutture materiali sono stati accompagnati e sostenuti dalle azioni intraprese dall’Associazione Diaforà per promuovere la cultura della sicurezza e della cura dei beni comuni. L’iniziativa ha consentito di proseguire – avvicinandolo al suo compimento – l’intervento di recupero strutturale e messa in sicurezza del Convento della Ripa, che si inserisce nella più ampia e impegnativa azione per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e architettonico del territorio. Un’azione che le tre Cooperative hanno intrapreso da alcuni anni con i progetti “Valseriana. Un sistema che fa differenza” e “Ri-prendere il passato” che hanno beneficiato del finanziamento della Fondazione Cariplo (il primo) e della Fondazione della Comunità Bergamasca (il secondo). Si è così compiuto un altro passo essenziale per restituire alla comunità locale un bene che può tornare ad essere motore della vita sociale, economica e culturale del territorio…